II quaresima 2015 logo

 

Il percorso di Gesù verso la trasfigurazione è un percorso lungo e faticoso. Il monte da salire, le cose da lasciarsi alle spalle, i percorsi accidentati, la calura del sole e poi ... la fatica di pensare all’infinito, alle cose grandi che il cielo suggerisce, alla solitudine che potrebbe piombarti addosso…

Si tratta di salire al monte, ovvero puntare in alto, avere il coraggio di ricercare i valori più grandi, che aprono alla relazione con Dio.

Gesù sale il monte con alcuni dei suoi discepoli: egli ha il coraggio di coltivare relazioni scelte, intime, profonde, senza riguardo al numero, invitando anche noi a fare altrettanto. Non è il grande numero che salva. L’annuncio del Regno di Dio, che pure cresce e si diffonde in proporzioni enormi, parte come il granello di senape, dai pochi discepoli che Gesù si è scelto.

Ed infine, sul monte si manifestano delle presenze strane: Mosè, Elia e l’Invisibile. Li incontri come stimolo ad un compimento, come sacramento di una trasfigurazione. Neppure il cammino di Gesù parte da zero; la sua vita rimanda alla storia della salvezza avviata con l’antico popolo di Israele e che in Lui trova il compimento, trova una sintesi non solo tutti gli atteggiamenti dell’uomo nei confronti di Dio ma anche quelli di Dio nei confronti dell’uomo. Ora l’Invisibile, che si è fatto parola udibile, si rende anche visibile in colui che è proclamato figlio amato, Parola da ascoltare, montagna da salire, via da percorre, strada da seguire.

Questa seconda domenica di quaresima prima di farci salire verso la montagna con Gesù, ci fa salire un altro monte assieme ad Abramo e al giovane Isacco. Lì, turbati nel profondo come Abramo, ci troviamo di fronte alla prova terribile a cui Dio sottopone Abramo; gli ha dato un figlio, Isacco, una gioia inattesa ed inaudita, ma ora Egli stesso ne esige incomprensibilmente il sacrificio!

Siamo ad uno snodo essenziale per la fede, un passaggio cruciale e decisivo, una prova terribile e assoluta. Dopo averla affrontata, non si è più quelli di prima.

L’itinerario di Abramo ha già dovuto misurarsi con un momento difficile: la partenza. Senza questo stacco, che prevede un abbandono, una perdita, una scelta dolorosa sorretta dalla fiducia nel Signore e nelle sue promesse, l’avventura della fede non può decollare. La prova va ancora avanti, diventa più pressante, chiede ancora una fede più radicale: mettere Dio sopra ogni cosa, al di sopra di tutto per vivere quel futuro che è totalmente nelle mani di Dio. Questa prova è determinante nell’esperienza cristiana e la vicenda di Abramo la adombra solamente: essa verrà svelata completamente sulla croce, quando Gesù si consegna completamente alpiano di Dio e si affida a lui. La trasfigurazione, che è anticipazione della risurrezione, che si avrà solo passando attraverso la Passione. I discepoli che Gesù aveva condotti con sé sul monte non comprendono; comprenderanno solo quando tutto si sarà compiuto.

Il percorso della Quaresima ha lo scopo di darci il tempo di stare con Gesù, di camminare con lui, di stare con i fratelli e sorelle di fede che più da vicino condividono la forza del vangelo, per essere davvero consapevoli della nostra identità.

La trasfigurazione è un’esperienza di riconoscimento: il Padre che fa intendere la sua voce e mostra in Gesù il Figlio amato, la Parola di vita che domanda di essere ascoltata.

Le soste che rinfrancano il cuore devono indurci a riprendere il cammino, anche quando le luci si spengono e non ci resta che la Parola, una Parola che continua a nutrire, a rischiarare, a sorreggere. Non si tratta, però, semplicemente, di ascoltare e neppure di comprendere; quello che viene richiesto al discepolo è molto di più: vivere l’obbedienza della fede.


 

PREGHIERA

E arrivo alla cima, mi distendo a terra per riprender fiato

rivolto verso il cielo

e vedo sopra di me Lui, Gesù, che mi guarda;

vedo il mio volto riflesso nei suoi occhi e nel suo cuore;

mi alzo e vedo la bellezza del paesaggio, lo splendore del cielo,

respiro la purezza dell’aria;

ritrovo veramente me stesso, la mia vera umanità.

La fatica e le cadute non sono state vane… sono un uomo nuovo.


 

La settimana in parrocchia

Martedì       ore20,00  Cammino di preparazione al matrimonio

Mercoledì    ore17,00  Incontro Donne ACI

Giovedì        ore 17,30 Adorazione per le Vocazioni

                   ore 19,30 In ascolto della Parola           

Venerdì        ore 16,00 Catechismo e Via crucis Ragazzi

                   ore 18,00 Via crucis e S. Messa

                   ore 20,00 Catechesi Famiglie (al Convento)

Sabato       ore 16,00 Catechismo - Incontro Giovani/Giovanissimi             

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