III di avvento 2014

 

Giovanni torna ad essere la voce che grida ai cuori la gioia di convertirsi, di aderire alle vie di Dio, di allontanarsi dalle scelte sbagliate per lasciare che il nuovo possa cominciare a portare i buoni frutti di una vita secondo il vangelo.
Una vita che è grazia, dono; il nome del profeta proprio questo significa: Giovanni è un dono concesso da Dio.
Anche la nostra vita è un dono di grazia: non viene da noi e non può esaurirsi in noi; in noi c’è la responsabilità di riconoscere il dono, di ringraziare e di permettere alla nostra vita - quella che ci è stata regalata - di essere anche essa vita donata per amore.
Allora nasce in noi quella grata memoria che ci lega al passato e che ci permette di coglierne oggi continuità e novità.
Giovanni di definisce una voce: in relazione alla presenza di Dio che gli ha donato parole nuove, orizzonti di benedizione e di luce; e in relazione al futuro perché proprio dal suo essere voce egli attingerà forza per testimoniare, per ravvivare il deserto con la parola che indica, che apre, che divine forza per vivere.
Giovanni  è la voce che indica la presenza di Gesù tra di noi, anche quando e proprio quando non ci riconosciamo più; voce che indica la presenza dello sposo di Israele perché ormai è giunto il tempo delle nozze e il re prepara il grande banchetto del Regno.
La voce è insieme debolezza e forza; Giovanni fa sua la lezione di vita dell’amico Gesù: la vera forza - che è quella dell’amore - si manifesta proprio nel farsi piccoli, nel farsi dono, nell’amare costi quel che costi, anche la vita.
Giovanni è l’indicatore che guida alla sorgente della gioia, un amico che accom-pagna alla scoperta della gi-oia, che prepara la strada per incontrare la salvezza. Egli si si rallegra e si compiace neel condurre I fratelli all’incontro con colui che salva.
«La gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di colo-ro che si incontrano con Gesù. Coloro che si lasciano salvare da Lui sono liberati dal pec-cato, dalla tristezza, dal vuoto interiore, dall'isolamento. Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia» (Evangelii Gaudium, n.1).


PREGHIERA

Padre Santo,
il tuo Figlio è stato preceduto nella nascita,
nel ministero, nella morte
da Giovanni Battista che hai mandato
come dono tra gli uomini.
La sua vita ci ricordi che anche la nostra è un dono,
possibilità di essere, tra gli uomini del nostro tempo,
la tua voce che ancora salva e chiama a vita nuova.
Illuminaci con la grazia del tuo Spirito
perché sappiamo ondare incontro al Signore Gesù
con le lampade accese e possiamo gioire
per le meraviglie che ancora compi.
Tu sei benedetto nei secoli dei secoli
Amen.

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